1. Con quali criteri ha scelto il Suo programma per il concerto GIGLI 2018?
Ho pensato a un programma dedicato a Giuseppe Verdi, un compositore così amato da Gigli, e ad alcune canzoni tanto predilette dal tenore recanatese.
2. Che tipo di impegni e quali ruoli La attendono nel prossimo futuro?
Un recital per gli “Amici del Belcanto” di Vienna per festeggiare questa importante realtà del mondo dell’Opera che da 35 anni si adopera per preservare i principi e la tradizione del Belcanto.
Poi una produzione della Carmen al Teatro del Maggio Fiorentino e il debutto ne Il Trovatore a Bologna con la nuova produzione firmata da Bob Wilson e diretta da Pinchas Steinberg.
3. Quali ritiene che siano le sfide più difficili nella professione di una cantante d'opera?
Penso che la sfida più insidiosa per i cantanti di oggi è quella di non cedere alla tentazione del solo apparire, di curare l’immagine più che il canto stesso.
4. Quando non canta, cosa Le piace fare?
Amo la lettura, le lunghe passeggiate, e se ho qualche settimana libera amo viaggiare e conoscere posti nuovi.
5. Quali sono i Suoi cantanti preferiti di ogni tempo? Anche al di fuori del campo operistico!
Beniamino Gigli è il mio riferimento, e come non potrebbe esserlo per un tenore...
Amo Carreras giovane e Pavarotti e trovo Caruso sempre emozionante.
Mi piace anche ascoltare musica pop internazionale, Aretha Franklin e Freddy Mercury mi danno forti emozioni.
6. Dove si immagina, Lei e la Sua carriera, tra dieci anni?
Mi piacerebbe ancora cantare ma soprattutto spero di avere sempre entusiasmo e voglia di studiare ogni giorno il Canto, di avere curiosità nell’arricchire il mio repertorio senza forzare o deformare la natura della mia voce.
Invito al ”piccolo Natale” ed alla festa per il trentesimo anniversario dell’associazione
Quando nel febbraio del 1823 venne firmato i programma/manifesto per la realizzazione del nuovo teatro, questo prendeva il posto dell'antico teatro che era situato nel vecchio palazzo del Comune.