1. Con quali criteri ha scelto il Suo programma per il concerto GIGLI 2018?Ho scelto questo programma perché, essendo io una esecutrice principalmente di belcanto, ho voluto omaggiare il maestro Gigli ricordando alcune delle opere di belcanto che lo hanno visto protagonista nella sua grande carriera.
2. Che tipo di impegni e quali ruoli La attendono nel prossimo futuro?
Prossimamente mi aspetta Lucia di Lammermoor a Seoul e una serie di concerti in Corea del Sud e il debutto del ruolo di Gilda in Rigoletto, in Italia (non posso ancora dire il teatro!)
3. Quali ritiene che siano le sfide più difficili nella professione di una cantante d'opera?
Sicuramente la più grande sfida è riuscire a conciliare il canto con l'interpretazione. In scena non bisogna essere solo cantanti ma soprattutto interpreti, per regalare alle persone le giuste emozioni. Avendo grandi eredità dal passato, bisogna studiare tantissimo! E vivere con le incognite che un giorno si può non essere in forma e quindi avere la preparazione tale da poter affrontare una recita anche sottotono.
4. Quando non canta, cosa Le piace fare?
Mi piace leggere, andare al cinema, e trascorrere del tempo con la mia famiglia, dalla quale spesso resto lontana per lunghi periodi.
5. Quali sono i Suoi cantanti preferiti di ogni tempo? Anche al di fuori del campo operistico!
Ho una particolare predilezione per le voci tenorili, perciò ho sempre amato i grandi.. Caruso, Gigli, Di Stefano, Del Monaco, Pavarotti e le prime volte li ho ascoltati nelle canzoni napoletane che appartengono alla mia terra. E poi la Callas, la Scotto e la Devia che trovo sia la più grande belcantista di tutti i tempi.
6. Dove si immagina, Lei e la Sua carriera, tra dieci anni?
Faccio fatica ad immaginare, guardare troppo in là mi fa un po' timore, soprattutto perché la carriera è sempre un'incognita. Spero solo di essere sempre felice e soddisfatta di tutto, magari con una famiglia mia ricca di amore!
Invito al ”piccolo Natale” ed alla festa per il trentesimo anniversario dell’associazione
Quando nel febbraio del 1823 venne firmato i programma/manifesto per la realizzazione del nuovo teatro, questo prendeva il posto dell'antico teatro che era situato nel vecchio palazzo del Comune.